Coltivare sedano in vaso

coltivare sedano

Vi stuzzica l’idea di coltivare sedano in balcone? In questo articolo spiegheremo come fare a coltivare il sedano in vaso, in modo da averlo a portata di mano nelle giornate estive, per fare un buon soffritto  per il nostro sugo o per sgranocchiarlo crudo mantenendo la linea.

Il sedano è un ortaggio tipicamente mediterraneo ed un tempo veniva adoperato come medicinale. Oggi il suo impiego è essenzialmente in cucina, nei piatti di persone che ci tengono alla linea (viene spesso usato come letto d’appoggio per formaggi cremosi light). Mangiarlo crudo, infatti, comporta un apporto calorico bassissimo.

Come piantare il sedano in vaso sul balcone?

Comprate una piantina e del terriccio leggero, con PH 7 ricco di potassio e fosforo, con cornunghia naturale e tornati a casa si può iniziare a piantare il sedano.

Posiziona sul fondo della ghiaia e ricoprila col terriccio. Innesta la piantina acquistata in precedenza. Ricorda che la varietà di sedano da taglio è la più consigliata e di mettere la piantina in un vaso di almeno 15 cm di profondità.

Se optate per piantine di sedano da costa ricordate che il vaso da usare deve avere 30 cm di profondità e 30 di larghezza.

Il sedano in vaso va preservato dagli sbalzi di temperatura. Per questo non appena inizia il freddo va messo dentro casa, in una zona ben illuminata. Per il resto, non richiede molte cure, basta annaffiare frequentemente senza far ristagnare l’acqua. Per non sbagliare: annaffiate solamente quando il terreno appare secco.

Se non volete acquistare la piantina di sedano potete coltivare dagli scarti. Come la lattuga e la cipolla, anche il sedano può nascere dai suoi scarti, ricrescendo dal proprio gambo.

Come coltivare il sedano dagli scarti?

Conserva la parte terminale del gambo, circa 5 cm. Mettilo in un piatto con dell’acqua e aspetta che rispunti. Quando il nuovo ortaggio si forma, trasferiscilo in vaso.

Quando coltivi il sedano in vaso ricordati che questo ortaggio attraversa un’importante e delicata fase, quella dell’imbiancamento. In giornate asciutte controlla che all’interno della pianta non ci siano ristagni d’acqua ed elimina le parti secche e annerite, a questo punto racchiudi i cespi ben stretti e avvolgili con carta di giornale, paglia o plastica scura e lega con dello spago in maniera fitta, facendo attenzione a non strozzare la pianta.

In natura esistono molte varietà di sedano, soprattutto del sedano da costa, che differisce per colore e lunghezza delle coste e per l’imbiancamento. Ci sono varietà più semplici da far imbiancare, come il Dorato d’Asti, conosciute come sedano a costa bianca. Il sedano a costa verde, come il Pascal, invece, richiede un rincalzo maggiore. Esistono, infine, varietà di sedano che non hanno bisogno di rincalzo, per questo motivo, queste varietà sono chiamate auto imbiancanti. Quest’ultima varietà può essere trapiantata insieme a pomodori, cipolla, aglio lattuga e ravanelli, mentre le altre varietà vanno trapiantate insieme ai porri, i quali a loro volta necessitano pure di rincalzo.

1 Commento

  1. Ho bisogno di avere il sedano sempre disponibile perchè lo uso sempre in cucina, per questo ho deciso di piantarlo, grazie dei consigli utili.

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