Irrigazione a spruzzo

L’irrigazione a spruzzo è una pratica di irrigazione delle piante molto simile all’irrigazione a goccia. La differenza consiste nell’uso di microspruzzatori invece dei gocciolatori. I microspriuzzatori emettono dei getti d’acqua molto sottili, tanto da essere chiamati “micro getti”. L’impianto può essere realizzato con microspruzzatori fissi (che arrivano a coprire fino a 180 gradi) o mobili.

Oltre che per la sostituzione dei gocciolatori l’irrigazione a spruzzo si differenzia per la maggiore intensità di erogazione, questo fattore ha sia lati positivi che negativi, vediamoli.

A favore dell’irrigazione a spruzzo:

–     La maggiore intensità del getto evita il verificarsi di occlusioni nei tubi

–     I tempi di irrigazione sono inferiori

Di contro:

–     Vi è un maggiore consumo d’acqua

–     La precisione dell’irrigazione è inferiore

Tirando le somme potremmo dire che l’irrigazione a spruzzo è a metà strada tra l’irrigazione a goccia e quella a pioggia.

Spesso chi realizza un impianto di irrigazione a spruzzo effettua alcuni accorgimenti tali da non trascurare nessun punto del terreno, infatti la superficie viene suddivisa in settori, in questo modo ogni zona verrà irrigata e tutte le piante avranno il giusto apporto d’acqua. Per garantire questo si regolano le valvole.

Quella dell’irrigazione a spruzzo è, tra le diverse tipologie di irrigazione, una delle più dispendiose, infatti a utilizzarla sono solitamente le grandi aziende, mai i piccoli agricoltori.

Usata in varie colture l’irrigazione a spruzzo è diffusa anche per gli agrumeti, in questo caso prende il nome di irrigazione a baffo, per via della diversità dell’impianto.

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