Le patate viola: contro ritenzione e adipe

Le patate viola o bluastre sono un’antica specie, proveniente dal Perù. Questa specie ha importanti proprietà nutrizionali, come gli altri cibi dello stesso colore, ad esempio i mirtilli o il radicchio, ed è ricca di antociani, pigmenti oramai conosciuti per la loro funzione di prevenzione dell’invecchiamento, del cancro e dei problemi circolatori.

 

Le patate viole contrastano la cellulite: dal sapore simile a quello delle castagne, se ne consiglia l’uso in cucina cotte al vapore o al forno.

 

La patata fa parte della nostra tradizione culinaria, ma viene spesso messa alla gogna da chi è a dieta. In realtà la patata è ricca di nutrienti: potassio, zinco, fibra, magnesio e vitamina C. In base alla varietà questi nutrienti sono più o meno presenti.

 

Di patata ne esistono centinaia di tipi e alcuni sono consigliati per chi applica regimi dietetici. La patata viola è una di queste, anzi la più adatta.

 

La credenza che le patate ingrassano è solamente un luogo comune. La patata è ricca di carboidrati, presenti sotto forma di amidi, quindi zuccheri complessi che rappresentano una fonte di energia. Per questo motivo un piatto di patate deve essere considerato un sostituto di pane e pasta. L’errore comune è di considerare le patate un contorno e consumare allo stesso tempo un piatto di pasta. Ricordate che se consumate patate a contorno di un secondo di pesce o di carne, dovete evitare la pasta e il pane. Inoltre, secondo uno studio pubblicato  dall’European Journal of Clinical Nutrition le patate al forno hanno un potere saziante più alto di tre volte rispetto alla pasta.

 

Le patate a pasta gialla, ricche di carotene, contengono meno zuccheri.

 

Le patate novelle hanno una quantità di amido minore se le consumi con la buccia fai il pieno di fibre snellenti.

 

Le patate sono ricche di selenio che protegge le cellule dall’azione dei radicali liberi.

 

Le patate dolci o patate americane hanno un contenuto di fibre più alte e un indice glicemico più basso delle patate bianche.

Non tutti sanno che consumarla cruda fa bene perché nella buccia si trova il caiapo, una sostanza che riduce il colesterolo e la glicemia.

 

Per quanto riguarda le calorie, in media, su 100 grammi di patate abbiamo un contenuto di 82 kcal.

 

Per ridurre l’impatto glicemico della patate ci sono alcuni accorgimenti che è bene adoperare:

–          Accoppia le patate con verdure o cibi proteici

–          Abbinale a limone o aceto

–          Non mangiare frutta zuccherina nello stesso pasto

–          Falle raffreddare prima di mangiarle

 

Curiosità: consumare una patata intera alla sera, prima di andare a letto, stimolerebbe la serotonina, ormone del buon umore.

5 Commenti

  1. Noi si, ma sono difficili da trovare, almeno per noi in Sardegna. Il sapore è quasi identico, mia zia dice leggermente più dolci, secondo me invece sembrano più croccanti

  2. sono buonissime, sanno leggermente di castagna o nociola, un sapore così, il problema che costano un occhio della testa, 4-5 euro al kg, ma poi dipende molto dalla varietà, l’originale vitelotte ha un prezzo elevato perchè rende pochissimo nel campo, gli altri incroci di patate viola rendono un po di più e possno avere prezzi inferiori

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